TRAZIONE VERTEBRALI

Definizione ed obiettivi
La trazione è la tecnica in cui una forza di stiramento viene usata per stirare i tessuti molli e per separare le superfici articolari o le componenti ossee. L'obiettivo della trazione vertebrale è quello di ottenere il sollievo dal dolore ed un miglioramento funzionale. La trazione implica l'applicazione di una forza di sufficiente grandezza e durata nella direzione appropriata, allo stesso tempo opponendo resistenza al movimento del corpo attraverso una forza uguale ed opposta.
Con un appropriato posizionamento del paziente ed un corretto angolo di trazione, essa può essere localizzata su uno specifico tratto spinale.

Indicazioni ed obiettivi del trattamento
In genere, si ritiene che qualsiasi condizione di irritazione o compressione delle radici dei nervi, che sia dovuta a trauma, ad un processo degenerativo o ad una compressione del disco, può trarre beneficio da una prova di trazione. Essa è molto spesso utilizzata per un dolore al collo secondario ad una compressione della radice dei nervi cervicali o radicolopatia e per la lombalgia dovuta a radicolopatia lombare. Alcuni medici prescrivono anche la trazione per pazienti con una lombalgia non specifica, per uno strappo cervicale o lombare acuto e per altre anomalie dei tessuti molli.
E' stato dimostrato che la trazione allarga il forame intervertebrale, separa le articolazioni interapofisarie, stira i muscoli ed i legamenti, tende il legamento longitudinale posteriore ed esercita una forza centripeta sull'anulus fibroso adiacente ed amplia lo spazio intervertebrale. La trazione è teoricamente è indicata per qualsiasi condizione che potrebbe beneficiare di questi cambiamenti meccanici.
L'intensità, la durata, la posizione e la direzione della trazione variano con gli obiettivi del trattamento.

Indicazioni principali:
In tutte le patologie ove vi è una riduzione degli spazi intersomatici vertebrali

Controindicazioni principali:
- Fratture
- Processi infettivi
- Osteoporosi
- Labilità pressoria