ESERCIZI POSTURALI

Il movimento l'effetto di un semplice spostamento di leve ma interessamento pieno di tutta la personalità somatica e neuropsichica. La ginnastica correttiva non è una ginnastica meccanicistica che conduce all'esaltazione del corpo ma è una ginnastica di ricerca del movimento che serve per rappresentare certi ordini mentali nel movimento stesso, basandosi sul controllo posturale e sulla funzione percettiva-procettiva.
Nelle sedute di ginnastica correttiva è importante far apprendere al paziente dei riferimenti volti a modificare determinati "comportament" (scoliosi, cifotici, lordatici, ecc.) e ad acquisire nuovi modelli di risposta per modificare la patologia paramorfica.
Oggi la ginnastica correttiva ha basi su una approfondita conoscenza della psicologia, fisiologica, fisiologica, cinesiologia anatomia, ed ha acquisito un ruolo oltre che correttivo soprattutto "educativo" di un comportamento.

IL METODO MEZIERES
La ginnastica posturale fa parte da sempre del patrimonio terapeutico della kinesiterapia. Si tratta di posture di stiramento muscolare attivo che mirano ad allungare nel loro insieme i muscoli antigravitari o statici, i muscoli rotatori interni ed i muscoli inspiratori, allo scopo di risalire dal sintomo alla causa delle lesioni, di restituire la "bella forma" e, come logica conseguenza di recuperare la funzione.
La causa di un dimorfismo non risiede mai nel punto in cui il dolore si manifesta (a meno che non si tratti di un trauma diretto); inoltre ogni sintomo compare ad una certa distanza di tempo dalla causa, per questo si rivela necessario un trattamento globale e individualizzato.
Sarà necessario restituire forza attiva ed elasticità ai muscoli statici, che tendono continuamente ad accorciarsi; la maggior parte dei muscoli antigravitari situati al di sopra della cintura sono inspiratori quindi ogni tentativo di delordosi lombare provoca un blocco del diaframma in inspirazione. Si deve quindi gradualmente favorire una espirazione sempre più ampia durante l'esercizio di stiramento, per evitare il bloccaggio diaframmatici. Francoise Mezières insiste soprattutto sulla responsabilità delle lordosi nelle deviazioni affermando: "non si tratta che di lordosi". Infatti la loro correzione dovrà essere mirata e oculata in quanto determina la rotazione interna degli arti.
Gli stiramenti progressivi dovranno essere mantenuti il più a lungo possibile, poichè il tempo lavora favorevolmente sull'allungamento muscolare e la diminuzione del tono. Le posture che corrispondono ad un lavoro propriocettivo di inibizione facilitano gli antagonisti, mentre inibiscono gli agonisti.
Le sedute durano almento un'ora. La forma e la funzione dipendono dalla struttura. Una brutta forma si può quindi modificare agendo sulla struttura, questo determina così una migliore funzione.

La correlazione forma-struttura-funzione unitamente ad un acuto senso di osservazione, un buon contatto manuale con il paziente ed una salda determinazione fa del metodo Mezières una risorsa inesauribile di soluzioni terapeutiche.

Indicazioni principali:
- in tutte le forme di paramorismi
- in tutte le forme di paradismorfismi
- in soggetti portatori di presidi ortopedici
- in soggetti affetti da disequilibri muscolari
- in soggetti affetti da scoliosi
- in soggetti affetti da ipercifosi